Il diabete mellito è una malattia ereditaria causata da una alterazione del metabolismo degli zuccheri.
La concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio (glicemia) è superiore rispetto alla norma e necessita costantemente di essere ridotto mediante diete e terapie a base di sostanze ipoglicemizzanti e di iniezioni di insulina.
Il diabete provoca un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo e in particolar modo dei piccoli vasi, i capillari, che vengono danneggiati a causa dell’interazione tra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue. La retinopatia diabetica è la manifestazione localizzata del diabete negli o occhi.
Sebbene ogni struttura dell’occhio possa essere interessata dalla malattia diabetica (infezioni ricorrenti della palpebra e delle congiuntive, cataratta, glaucoma, paralisi dei muscoli oculomotori) la retina, ricca di vasi capillari, ne viene particolarmente colpita. Nei paesi sviluppati, la retinopatia diabetica rappresenta la principale causa di cecità in persone tra i 25 e i 60 anni d’età. Il rischio di cecità è 25 volte maggiore nei diabetici rispetto ai non diabetici.
Lo sviluppo della retinopatia è in relazione alla durata della malattia diabetica: non è frequente nei primi 5 anni di diabete, ma è presente nel circa 50% dei pazienti affetti da tale malattia da 10 anni. L’80-90% dei pazienti che soffrono di diabete da 20 anni sono affetti da retinopatia.
La retinopatia diabetica è un’alterazione dei capillari retinici: divenuti più deboli, essi modificano la loro morfologia provocando a lungo termine un’alterazione dei tessuti retinici, i quali, non ricevendo sangue ed ossigeno in quantità sufficiente, degenerano.